La cucina tipica piemontese: i dieci piatti da non perdere

La cucina tipica piemontese è vasta, ricca di prodotti e di ricette tramandate da generazioni e generazioni: se da un lato ci sono le ricette che prendono origine dalla tradizione nobile della corte dei Savoia, dall’altro moltissimi piatti sono nati dalle tradizioni umili del mondo contadino. La cucina regionale conserva parzialmente l’impronta francese, come attesta la grande ricchezza di antipasti e la relativa esiguità di tipi di pasta; numerosi i secondi piatti, quasi tutti a base di carne, ed importantissimi i dolci, spesso preparati con le nocciole o con il cioccolato.
Per far capire l’ampia offerta di prodotti agroalimentari regionali, il Ministero delle politiche agricole e alimentari ha riconosciuto ben 341 prodotti piemontesi come “tradizionali” (PAT), portando il Piemonte al sesto posto tra le regioni d’Italia per numero di prodotti. Il Piemonte, inoltre, ha ottenuto diversi riconoscimenti DOP e IGP nel corso degli anni, grazie soprattutto ai pregiati formaggi ed ai prodotti ortofrutticoli, oltre ai numerosi vini DOCG e DOC.
Scopri quali sono, secondo noi, i 10 piatti da non perdere della cucina tipica piemontese!

La cucina tipica piemontese: gli antipasti

Battuta di fassona: un grandissimo classico degli antipasti piemontesi, realizzato con la carne di razza bovina Piemontese. La battuta è a base di carne cruda tagliata rigorosamente a coltello e condita molto semplicemente con olio, sale e pepe ed eventualmente anche delle fragranti scaglie di Parmigiano Reggiano.
Lingua di vitello al bagnet vert: altro tipicissimo antipasto piemontese, la lingua può avere un taglio più sottile o più spesso; viene fatta bollire e poi servita con il bagnet vert (“bagnetto verde”), una salsa a base di aglio e prezzemolo.
Vitello tonnato (vitel tonné): il re degli antipasti, nato nella provincia di Cuneo e oggi diffuso in tutto il Paese e anche oltre confine, il vitello tonnato si prepara utilizzando uno specifico taglio di carne, il girello. In passato veniva lessato, oggi è uso comune farlo cuocere a bassa temperatura per mantenere il colore rosa della carne; viene servito freddo con la salsa a base di tonno, uova, capperi ed acciughe, che si sposa perfettamente come condimento.
Giardiniera: un antipasto vegetariano a base di verdure dell’orto, nato dall’esigenza di conservare le verdure estive in modo da poterle consumare anche durante l’inverno. Gli ortaggi generalmente utilizzati per preparare la giardiniera sono carote, sedani, l’infiorescenza di cavolfiori, cipolline, peperoni e cetriolini; il gusto agrodolce rende le verdure più interessanti, rendendo questo piatto davvero sfizioso.

La cucina tipica piemontese: i primi piatti

Pasta fresca all’uovo: come tutte le regioni italiane, anche il Piemonte ha una lunga tradizione di pasta fresca preparata artigianalmente. In Piemonte, la pasta fresca viene preparata con l’uovo ed annovera diversi formati, tra i quali citiamo i celebri ravioli del Plin, pasta ripiena che prende il nome dal “pizzicotto” utilizzato per chiudere l’agnolotto. Generalmente questi ravioli sono ripieni di carne e sono conditi con un buon sugo di arrosto, ma possono essere presentati anche in brodo di carne. Un altro formato molto diffuso è rappresentato dai tajarin (tagliolini), più stretti delle tagliatelle, solitamente conditi con ragù di carne o selvaggina, ma anche semplicemente con burro e salvia.

La cucina tipica piemontese: i secondi piatti

Brasato al Barolo/Barbaresco: il Piemonte è una terra di grandi vini, i quali non sono solo ottimi da sorseggiare ma spesso vengono utilizzati nella cucina, proprio come in questo caso. Il brasato è un secondo piatto di grande tradizione: si tratta di una specie di arrosto a lenta cottura nel vino, ottimo in abbinamento ad un buon purè di patate di montagna. Piatto veramente eccellente, il brasato ha una consistenza morbidissima ed un sapore ricco e variegato.
Bollito: il bollito misto è diffuso in tutta la Pianura Padana, ma il Piemonte lo ha elevato a classico senza tempo. Il “gran bollito misto alla piemontese”, detto anche “Bollito storico risorgimentale piemontese” perché particolarmente gradito a re Vittorio Emanuele II, è composto da un varietà di tagli e frattaglie del bue, che vengono messi a bollire e poi serviti con delle salse di accompagnamento.

La cucina tipica piemontese: i dolci

Bunet alla moda di Langa: si tratta di un budino al cioccolato con amaretti e caffè, tradizionale delle Langhe e in seguito anche del Piemonte intero. Il nome deriva dalla parola bunet, che in piemontese significa cappello; questo dessert è molto goloso e riesce a soddisfare sempre tutti i palati.
Pesche ripiene: dolce estivo molto sfizioso, le pesche ripiene (persi pien in piemontese) provengono dalla tradizione povera contadina. Si tratta di pesche ripiene di cioccolato e amaretti, cotte al forno; l’unico problema di questo dessert? Una pesca tira l’altra, impossibile fermarsi!

La cucina tipica piemontese: i presidi slow food

La regione Piemonte conta ben 36 presidi Slow Food. Noi desideriamo citare i due presidi delle Valli Valdesi e della Val Pellice:
il Seirass del Fen (detto anche Saras), una ricotta d’alpeggio lasciata stagionare nel fieno maggengo, il quale le conferisce sapori ed aromi straordinari;
la Mustardela delle Valli Valdesi, un sanguinaccio insaccato nato per recuperare interamente le parti del maiale, ottimo servito con un purè di patate oppure con dei crauti.

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